Dopo la diffusione della pandemia da coronavirus si è venuta a creare la necessità di riorganizzare i sistemi di cura e gestione ottimizzando gli strumenti di acquisizione di informazione e di condivisione di dati a distanza.
Tale sfida se da una parte mette in difficoltà lo status quo e le abitudini/attitudini degli operatori dall’altra parte permette di riorganizzarsi e di rilanciare la propria capacità di trattamento e condivisione di competenze traendo vantaggio da nuovi strumenti e opportunità che costituiranno un’eredità preziosa e spendibile in futuro.
L’incontro ha lo scopo di confrontare le esperienze dei professionisti che si occupano di patologia oncologica polmonare nell’ambito della USL Toscana: quale è stato l’impatto della pandemia sull’attività in termini di diagnosi, terapia e ricerca clinica; quale l’impatto della campagna vaccinale sui pazienti in trattamento.
Ma la pandemia non deve far dimenticare la necessaria e continua implementazione dell’assistenza. Quest’anno i progressi sulla diagnostica e sui trattamenti in termini di medicina di precisione impongono un rinnovamento organizzativo nella coordinazione tra l’Oncologia e l’Anatomia Patologica. Servono strumenti di dialogo continuo che permettano di inserire il paziente nel solco di un percorso diagnostico terapeutico che in maniera reflex fornisca al clinico tutte le informazioni necessaria all’impostazione terapeutica. Inoltre negli ultimi mesi abbiamo assistito allo sviluppo tumultuoso dell’informatizzazione e AI; che ruolo hanno queste nuove tecnologia in Oncologia? È una domada che non possiamo più rimandare.